Urlando contro il cielo

Ieri mentre guardavo il tg cenando è partito un servizio sull’attentato di Manchester, una specie di dossier che metteva insieme foto e storie delle vittime e si lanciava in alcune analisi della vicenda, il tutto condito con la retorica che siamo oramai spesso abituati ad ascoltare.

A un certo punto però la voce di sottofondo, chiedendosi il perché di un tale tragedia, si – e mi – domandava “Chi ci restituirà queste giovane vite?”.

Seguiva un’esortazione a dimostrare che la gioia di andare a un concerto pop è più forte dell’odio dei kamikaze e che se saremo saldi in questa convinzione questo si ci restituirà quelle giovani vite.

Mi dispiace molto per la giornalista che si è spesa così tanto, magari credendoci anche alle cose che ha detto, ma quei ragazzini morti non verranno restituiti alle proprie famiglie da nessuna manifestazione, nessun concerto pop in loro onore.

Non sarà l’arresto, o la morte, degli attentatori, né le migliori politiche sulla sicurezza interna o sui migranti.

Che per carità, sono tutte cose buone e giuste ed alcune anche necessarie da fare con intelligenza e pertinenza ma davvero non mi sembrano minimamente esaustive rispetto alla domanda posta.

Chi ci restituirà la vita dopo la morte?

La domanda sembra assurda, eppure la sentiamo così giusta detta al tg nazionale, così come nella solitudine del nostro dolore davanti a un lutto personale.

E davanti a una domanda che c’è costantemente in noi abbiamo solo due strade: inventarci una risposta per non pensarci più o vedere se qualcuno ha già risposto a questa domanda.

La prima opzione mi lascia sempre un po’ insoddisfatta e credo lasci ancora peggio i genitori della bimba di 8 anni morta a Manchester.

Per la seconda conosco solo una storia in cui un Uomo risuscitava dai morti (dopo aver fatto lo stesso anche con un suo amico) e per quanto assurda possa apparire mi sembra ancora più assurdo non prendere neanche in considerazione l’unica ipotesi di risposta che ho mai sentito.

Altrimenti ogni mia domanda su questa vita resterebbe solo un lungo e rabbioso urlare verso il cielo (muto).

Ostrica