Chi ha vinto il dibattito presidenziale?

Chi sta seguendo la campagna elettorale americana, come La Spigola, si è svegliato con questa domanda.
Ebbene chi ha vinto? Se fossimo negli anni ’50-’70, non ci sarebbe dubbio: Hillary Clinton. Era preparatissima, con parole buone e di comune discorso condiviso su eguaglianza, educazione, energie rinnovabili. Trump non ha fatto la figura del pazzo o dello stupido che i grandi giornali dem gli avevano cucito addosso, ma non era preparato a un dibattito: spesso non ha concluso i discorsi, affastellando insieme molti inizi di argomento e dicendo quello che non vuole (il Ttip, la produzione fuori dagli US, l’incremento delle tasse) ma non quello che vuole, e soprattutto non come vuole farlo.
Visto però che siamo nella seconda decade del 2000, dove le immagini contano quanto le parole e rimangono in mente molto più a lungo, prendete il video FULL su YouTube e guardatelo staccando per 5 minuti l’audio.
Clinton guarda poco in faccia l’avversario, legge spesso gli appunti, sorride continuamente con superiorità. Una maestrina o una prima della classe. Trump la guarda sempre, spesso in cagnesco, fa smorfie, sorride poco. Alla fine, risulta più genuino.
Ovviamente, i giornali dicono quasi unanimemente che ha vinto Clinton perché guardano solo i discorsi. Nel mio score, invece, hanno riportato una vittoria a testa: pari. La gara è ancora aperta.

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