Votiamo NO, spieghiamo le ragioni e lo proponiamo a tutti (in poche righe)

Votiamo No alla proposta di cambiamento della Costituzione. Lo diciamo perché non pensiamo che i cattolici debbano rimanere neutrali, dicendo che i problemi sono altri. Quando c’è una domanda Si/No occorre rispondere e non sofisticare.

  1. I criteri. I cattolici votano SEMPRE secondo il criterio della libertà della Chiesa, cioè in base a cosa permette di più alla Chiesa di vivere e/o di avvicinarsi di più ai suoi ideali, che hanno un risvolto anche sociale. Dire che la libertà della Chiesa non è un criterio è come dire che Gesù non ha niente da dire sul come si sta insieme in Italia (la Costituzione). Utilizzare altri criteri – il PIL, ciò che dice l’Europa ecc. – è relegare il fatto cristiano in sacrestia o nei cieli. Ciò non significa dire che la Chiesa coincide con il fare politica o si aspetti la salvezza da scelte politiche, ma solo che la Chiesa ha qualcosa da dire perché c’entra con la vita. Ovviamente con gli stessi criteri si può arrivare a conclusioni diverse, ma ciò è secondario rispetto all’utilizzare criteri unitari.
  2. Con questo criterio votiamo NO perché con questa riforma sarebbe più facile far passare i valori liberal sulle questioni sociali (gender, stepchild adoption, eutanasia ecc.) e fare scelte affrettate sulla guerra. Votiamo NO perché questa riforma ha un impianto centralista che indebolisce il principio di sussidiarietà, parte fondamentale della dottrina sociale della Chiesa, e che va in direzione di un indebolimento dei corpi intermedi.
  3. Mancando pochi giorni e visto che il sì è in rimonta, proponiamo a tutti nel week end di cercare voti per il NO e possibilmente di pregare per il bene della Chiesa e dell’Italia.

La Spigola

3 Risposte a “Votiamo NO, spieghiamo le ragioni e lo proponiamo a tutti (in poche righe)”

  1. Cioè praticamente in uno stato laico voi votate secondo quello che è meglio per la chiesa, facendo passare in secondo piano tutti gli altri criteri?
    Della serie, io voto perseguendo gli interessi miei, non mi interessa del resto.
    Ai non cristiani non interessa la chiesa, l’Italia è uno stato laico, quindi cosa c’entra la chiesa con la costituzione? Il bene della chiesa non può essere un obiettivo comune da perseguire per il popolo italiano.
    Il bene comune deve necessariamente essere identificato in altro. Altrimenti non è comune, è solo un vostro interesse.

    1. Beh, io voto seguendo i miei ideali, così come fanno tutti ed è giusto fare, e non seguendo quello che potrebbe andare bene per la maggioranza (e chi lo stabilisce?). Perché quando lei vota, lo fa seguendo quello che dice la massa, o quello che pensa lei?

  2. Esprimo il mio modesto parere riguardo quanto sopra:
    1-Per quanto mi riguarda, il tono utilizzato mi è parso un: “Ti credi cattolico? siccome non capisci niente ti dico io per cosa devi votare”. Sinceramente avrei preferito una proposta più rispettosa, magari anche del mio non capire nulla), ma comunque penso che una proposta sia più rispettosa della libertà degli altri. Una proposta ha come tentativo quello di coinvolgrere le persone, senza imporgli nulla.
    2-Con tutto il rispetto parlando, se ci si appella alla “libertas ecclesiae” sarebbe indicato averne l’autorità. Non credo che dietro il pesce XYZ si nasconde qualche cardinale o addirittura Sua Santità, ma dal momento che leggo solo simpatici nomi di pesci lo ritengo estremamente improbabile. Forse se qualche articolo fosse firmato “Balena Bianca” avrei avuto qualche sospetto….
    3-Mi è sembrato lecito chiedermi:”se è veramente in gioco la libertà della Chiesa, perchè a dirmelo non è la Chiesa stessa visto che la situazione è davvero così grave?”. Non mi pare ci sia stata alcuna presa di posizione.
    4-Nel 2016 appellarsi alla “libertas ecclesiae” per convincere la gente comune a schierarsi da una parte piuttosto che dall’altra suona alquanto anacronistico. Non vedo che contributo possa dare al mondo di oggi.
    5-Leggo la risposta al commento precedente e rimango un po’ interdetto, ma la “libertas ecclesiae” non è di per sè un bene comune? Se non così fosse non avrebbe proprio senso proporlo! Per come spiegato sopra (e come sembra sottinteso per tutto l’articolo) la Chiesa è intesa come una delle tante ideologie. In questo modo non si richia di ridurre questa Presenza unica nella storia? Con i tempi che corrono una difesa ideologica della Chiesa non può essere che perdente, mentre la realtà che ho incontrato io è un esperienza permanente di vittoria.

    Il vostro amico Martino

I commenti sono chiusi.