Annunciazione

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Immagine di DilokaStudio su Freepik

Maria:
oggi ho detto Sì, e tra nove mesi nascerà il Bambino.

Non me l’ha solo annunciato, me l’ha anche chiesto, ha voluto chiedermelo. Voleva, desiderava, un mio sì.
E Lui nascerà.

Tra nove mesi Colui che tutto l’universo e la storia attendono, nascerà.

È successo secoli fa, ma succede oggi, è successo ieri. Per tutta l’eternità.
Questo annuncio, questa nascita, e questa morte, una dentro l’altra, sono per l’eternità, sono per la Resurrezione.

Io :
E noi?

Maria :
Anche per voi oggi inizia l’attesa, con me, di quel Natale.
Tutti i giorni per tutta l’eternità.
Dentro la tua carne, in germe, si sta formando, lo senti? E aspetti che nasca.

Aspetti che nasca, ma è già nato, è il senso di tutto.
È così grande, il Mistero, che è già nato eppure aspetti che nasca, e ogni pensiero, parola, azione, ogni partenza, ogni mattina, ogni ritorno a casa la sera, ogni bacio, è l’annuncio e insieme l’attesa. È il tuo Sì, il mio, il tuo.

E fai tutto quello che serve perché nasca,
proprio come una donna incinta, che si prepara a quell’evento, e programma tutto, e mette le tendine alla finestra, e prepara la culla, e suo marito le accarezza il ventre; e i progetti, le speranze.
Ogni cosa che farete è per Lui.
E per il mondo. Perché Lui è per il mondo.

Io:
Ma Lui? Dopo trent’anni, i suoi passi, l’acqua in vino, e poi…?

Maria :
Quella nascita, e quella morte, sono sempre insieme.

Non aspettiamo una nascita come tutte le altre, ma una Resurrezione.
Appena ho sentito il Suo saluto, oggi, allora, l’oggi di oggi come quello di allora, è iniziata la Resurrezione.

Io:
Ma cosa c’entra con noi, con le nostre povere cose, le nostre “Opere”, o le nostre chat…

Maria:
Voi, la concretezza, siete una dimora, per tenervi desti.

Poteva nascere dal nulla, ha voluto il ventre di una donna.
Poteva ammaestrarvi, come un leone o un uccellino fanno coi loro piccoli, e chi si perde… è perduto…
Invece vi ha dato una casa, il calore di una casa perché nessuno si perda, e se uno è ferito ci sono i fratelli che se ne prendono cura. E per tenervi sempre desti.
Per far crescere anche voi, come è stato cresciuto Lui, per continuare a far crescere Lui.

Non vi ha incontrato una volta per tutte, non vi ha lasciato soli.
Una casa, vi ha dato, la vostra compagnia, perché tutti vedano.
Per il mondo. Per l’oggi. Per il per sempre.
Non ti ha incontrato allora, ti incontra oggi, vive in te oggi. Non è risorto allora, sarebbe come morto.
Risorge oggi.
Nell’annuncio, nell’attesa, nella nascita, in quel presepe, anche nella morte, di oggi, perché la morte non è più.
Lui solo è.

Io:
E noi con Lui.

 

Tanuta