Domani avrò la possibilità di salvare il mondo! Devo fare presto, dipende tutto da me: domani altre persone saranno uccise e se continuerò a tardare accadrà anche dopo domani!
Ci troviamo in Danimarca e lo sterminio ha quasi raggiunto il suo obiettivo: uccidere tutti i bambini Down prima che nascano. “Eradichiamo un’intera categoria di persone” dice con tristezza il capo dell’Associazione danese “Diritto alla Vita”. Domani avrò la possibilità di salvare il mondo..!
Dal 2004 il governo danese ha reso gratuito a tutte le gestanti la diagnosi prenatale per individuare la trisomia del cromosoma 21 (Sindrome di Down) e procedere senza indugio all’aborto, con grande pressione da parte della classe medica tanto da portare a 98% le famiglie che scelgono di interrompere la gravidanza alla ricezione di un referto positivo.
Stimano che tra pochi anni la Danimarca sarà “Down free”… che orrore, che delusione da parte del secondo Paese più felice al mondo. Quindi dopo gli Spartani e i nazisti… di nuovo gli illuministi a combinare guai. Che guaio la libertà, che guaio pensare che un desiderio personale abbia l’obbligo di diventare un diritto nazionale; un po’ come l’assistenza sessuale per i disabili che in alcuni Paesi è diventata una prestazione sanitaria dove delle persone vengono pagate dallo Stato per “donare” il proprio corpo (infatti con grandissima ipocrisia hanno voluto denominare questi presunti professionisti del sesso “Love Givers” anziché “Sex/Body Givers”…).
Probabilmente si illudono che eliminando (o mettendo in pausa) la sofferenza si possa vivere felici, invece io ho scoperto che la sofferenza esiste e se non può essere eliminata può essere veicolata, posizionata nel posto giusto nella nostra vita. Ad esempio a me è successo che la sofferenza mi abbia aiutato a disarmare l’indifferenza. Chi soffre o ha sofferto può sviluppare una coscienza diversa, quella sensibilità che fa tornare umani gli uomini. La sofferenza apre degli spiragli: nelle persone sentimentali si apre il cuore, nelle persone razionali si apre solo la mente, nelle persone equilibrate si aprono il cuore e la mente insieme, nelle persone felici si aprono il cuore, la mente e lo spirito.
Dico questo per mostrarmi contrario ai criteri con cui gli illuminati della Columbia University hanno eletto la Danimarca tra i Paesi più felici del mondo principalmente per l’uguaglianza sociale e per lo stato di salute della popolazione (approfondisci qui). Ne consegue che chi non è uguale agli altri e chi è malato perturba e minaccia la felicità di una comunità. Ora, chi ha il coraggio di guardare negli occhi un bambino Down e la sua famiglia e comunicargli che a causa loro si rischia di perdere posizioni nella classifica della felicità?
Un amico mi ha detto che quando un fatto mi colpisce e scopro che mi sta a cuore, che mi interessa (dal latino “essere in mezzo”), da quel momento io divento responsabile di quella situazione cioè assumo la responsabilità di tutto ciò che accadrà intorno a me e nel mondo in merito a quel fatto preciso.
All’inizio ho provato una sensazione di piccolezza ma subito dopo sono stato lieto di quella rivelazione, di quel compito che mi veniva assegnato. Mi piace pensare soprattutto che da ora in avanti tutto ciò che provoca in me un giudizio, un bisogno di verità, si concretizzi nella realizzazione di un progetto che possa cambiare me per primo. In questo modo chissà se domani avrò la possibilità di salvare il mondo!
Anguilla