Stoik chelovek

Un uomo tutto d’un pezzo

Con grande entusiasmo sono andato a vedere “Il Ponte Delle Spie”, nuovo film di Steven Spielberg. Un film di spionaggio e di negoziazioni che sin dalle prime inquadrature ci mostra uno Spielberg per nulla invecchiato e che, senza neppure l’uso della parola, inizia il suo racconto con un inseguimento muto e coinvolgente. Ambientato nella guerra fredda degli anni 50 e 60, la vicenda si svolge tutta intorno e grazie a James Donovan (un Tom Hanks in piena forma), un avvocato assicurativo che si ritrova in un primo momento a difendere Rudolf Abel, accusato di essere una spia sovietica, e poi a dirigere una negoziazione internazionale. Tutto il film è costruito su paralleli e sul concetto del doppio, ed anche le immagini ce lo fanno ben intendere: due monete, due treni, due cancelli da saltare, due tribunali stracolmi che applaudono le sentenze dei proprio paesi, due prigionieri-spie e quindi anche patrioti in casa d’altri. L’unico elemento che non crolla mai è proprio il nostro Donovan, e forse è proprio questo elemento che porta il film da un potenziale nuovo successo in casa Spielberg in un semplice film americano che ama auto-celebrare i propri fondamenti. Durante tutto il film Donovan non ha un cedimento e sa sempre cosa fare ed in che momento farlo. Non ha bisogno di tempo per pensare alle missioni che gli vengono proposte nonostante il potenziale pericolo. Stoik chelovek, un uomo tutto d’un pezzo che resta imperturbabile anche davanti alle pallottole che raggiungono la propria famiglia minandone l’incolumità, e che per un attimo ci fanno dubitare del suo essere davvero un uomo fatto di carne ed ossa. Per fortuna a metà del film viene in nostro soccorso un raffreddore che sembra finalmente scalfirlo un po’ facendogli desiderare il proprio letto di casa. L’arco narrativo non sembra riguardare il nostro protagonista che torna esattamente nello stesso modo in cui è partito. Cosa rende James Donovan un uomo tutto d’un pezzo quando tutto il paese, i suoi colleghi, la sua famiglia e la legge stessa che lui tutela lo lasciano completamente solo? In questo senso sono fin troppe le domande aperte che fanno apparire il protagonista vuoto e molto lontano da un normale uomo che deve fare i conti con le proprie contraddizioni, i propri timori, le proprie sfide di tutti i giorni.

Oscar