La fine delle élite

Primo commento sicuro: finisce qui l’élite, la classe dirigente, degli ultimi anni. Più importante della sconfitta del renzismo, della sinistra degli uguali e del berlusconismo del patto scellerato con il PD, è la sconfitta culturale di una classe dirigente che ha obbligato tutti a molto perbenismo di parole, creando una retorica molto lontana dalla realtà, a fronte di pochissimi fatti.
Che finisca l’élite del compromesso su questo perbenismo fatto di multiculturalismo (che è diverso da avere molte etnie), assistenzialismo, diritti civili scambiati per diritti sociali (unioni civili), taglio con la tradizione culturale (biotestamento), sinceramente non mi dispiace affatto.
Il problema vero è che, una volta che ci si è liberati da questi personaggi, è difficile indicare una rotta chiara, come si vede dal fatto che non c’è maggioranza.
A me importa che si salvi lo spazio per un cattolicesimo reale: libertà di educazione, sostegno alle imprese che danno lavoro, lo spazio pacifico di un’Europa federale, accoglienza sostenibile dei migranti, sostegno alle famiglie. Nei momenti di passaggio bisogna tenere fermi dei giudizi per non affogare nei sentimenti fluttuanti.

Torpedine

4 Risposte a “La fine delle élite”

  1. Che la risoluzione di tutti i guai fosse la disfatta del Csx e l’allontanamento definitivo della possibilità che ritornasse un governo dello spauracchio (!!!) Gentiloni, fa parte dei gusti politici, ovviamente opinabili ma sempre rispettabili. Ma dimenticare a che punto era l’italia nel 2013, per non parlare del 2011,ultimo anno di governo del Cdx, non si può. Oggi le cose vanno meglio, perché negarlo? E parlo di bene comune, di possibilità di lavoro, di orizzonti meno foschi. Certo c’è ancora molto da fare, sono stati fatti errori, ma il Paese si è rimesso in moto.Non mi sembra che la Chiesa non abbia possibilità di esprimersi, e finiamola, scusate, di pensare a leggi “cattoliche” che possano preservare la presenza nostra nella società. Questa si gioca nella testimonianza quotidiana,nella capacità di poter esprimere attraverso opere la nostra laboriosità e non nel lamentarsi per un mondo che non c’è più.
    Poi si può discutere se è più scellerato il patto con un PD moderato o con un Salvini urlante… Di certo ora c’è un Paese che pare ingovernabile, frutto di elezioni comunque democratiche e quindi da accettare. Ma sembra dalle tue parole Torpedine, che si preferisca questo ad altri scenari, perché il pericolo immane derivante da un Csx riformatore è stato eliminato.

    1. “Questa si gioca nella testimonianza quotidiana,nella capacità di poter esprimere attraverso opere la nostra laboriosità e non nel lamentarsi per un mondo che non c’è più.” Ecco appunto quindi con la politica e con il potere che essa ha di favorire o ostacolare tale vita.
      E se una legge ti imponesse di eliminare l’obiezione di coscienza cosa fai? Che opera fai?
      Siamo ben attenti a non dividere la vita in compartimenti stagni perché non funziona cosi. MAI

      1. …..Però occorre rimanere “nel possibile”!In nessuna democrazia potrà mai essere promulgata una legge che abolisca l’obiezione di coscienza…Questo potrebbe accadere in una dittatura, ma non mi sembra che esista da noi questa possibilità….E poi guarda il Cdx in quali casi ha lasciato libertà di coscienza nel voto in aula….Potresti avere delle sorprese!
        Tutto questo per dire che non serve scandalizzarsi di un mondo che pare lontano mille miglia da quello che fu, mentre è più utile “sporcarsi le mani” come Papa Francesco ci sta insegnando, condividendo le situazioni senza atteggiarsi a giudici, ma testimoniando invece un’umanità diversa. Solo in questo modo, a parer mio, si può incontrare veramente l’uomo. In campo politico per me quindi non bisogna dare deleghe in bianco a nessuno in nome di una supposta “vicinanza”, perlomeno ora che il pericolo comunista è passato. E poi, se vogliamo dirla tutta, davvero il fulgido esempio di Berlusconi e della sua cricca di ballerine (neanche di nani!) ha potuto rappresentare qualcosa cui rimanere anche solo vicini? Oppure, la rettitudine morale, la “famiglia prima di tutto” ecc… si tirano fuori a intermittenza? Io ho votato in un modo, ma non ne faccio “una religione”, potrei cambiare e magari capiterà che torni a votare Cdx come ho fatto in passato, perché magari ci saranno delle situazioni o delle persone che mi cominceranno a farlo. Il voto è espressione di libertà!

  2. Legge 219 del 2017 sul biotestamento:
    “Ai fini della presente legge, sono considerati trattamenti sanitari la nutrizione artificiale e l’idratazione artificiale, in quanto somministrazione, su prescrizione medica, di nutrienti mediante dispositivi medici.”
    “Il medico e’ tenuto a rispettare la volontà espressa dal paziente di rifiutare il trattamento sanitario o di rinunciare al medesimo e, in conseguenza di ciò, e’ esente da responsabilità civile o penale.”
    Cioè, detto in parole povere, l’obiezione di coscienza non è contemplata. Il medico deve eseguire il diritto a morire del paziente. Siamo in una dittatura.
    Questo mi basta per decidere di non votare il Pd e gli amici di merende radicali.

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