Gli ideali non sono secondari. Breve commento sulle elezioni di ieri

Qualche dato importante sulle elezioni amministrative. Il cdx è al 31% e vince nella maggior parte dei comuni in cui si presenta unito (ma non Milano), il csx è al 30% e il M5S al 28% (ma prende Roma e Torino).
Il dato più significativo a Torino dove il PD aveva imbarcato una buona parte del mondo di cdx convinto, come alcuni partiti nazionali, che il nuovo dualismo sia fra partiti di governo o di sistema – che tanto la dovrebbero pensare ormai in modo simile, visto che le grandi visioni del mondo non interessano più – e quelli anti-sistema. Bene, se il dualismo è questo, vincono e vinceranno sempre gli anti-sistema, perché coalizzano tutti gli esclusi a destra e a sinistra.
Del resto, se gli ideali non servono più o sono ormai comuni, e si possono riassumere in scelte obbligate e concrete, onestà dell’amministrazione, parità di diritti per tutti, un pizzico di nazionalismo e mano dura su sicurezza e immigrazione, perché non premiare i M5S che almeno non sono (ancora) corrotti?
IL cdx ha una palla facile: i suoi ideali sarebbero quelli del cattolicesimo, del liberalismo sulle tasse, della difesa a spada tratta dei corpi intermedi, della sussidiarietà. Tutte cose che Renzi e M5S non conoscono.

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