In fondo … “La democrazia è un’altra forma di tirannia” (P. Buttafuoco)

Lo scopo principale della riforma Boschi era quello di superare il bicameralismo perfetto e dare più potere al Governo. Pare che stia andando in porto. Manca poco.
Il nuovo Senato si caratterizza per tre elementi fondamentali: diversificazione delle funzioni rispetto alla Camera dei Deputati, significativo ridimensionamento numerico e rappresentatività di secondo livello.

  1. Funzioni: la Camera sarà l’unica titolata a dare la fiducia al governo e a votare le leggi e, quindi, a dare l’indirizzo politico alla nazione; mentre il nuovo Senato avrà un ruolo consultivo e farà da raccordo tra lo Stato, gli enti territoriali e l’Unione europea;
  2. Numero: da 315 a 100 senza alcuna indennità;
  3. Rappresentatività: 74 consiglieri regionali (indicati dai cittadini), 21 sindaci, 5 nominati dal Presidente della Repubblica.

Il bicameralismo perfetto verrà ripristinato solo in alcuni casi: leggi costituzionali, tutela delle minoranze linguistiche, referendum popolari, normativa di Comuni e città metropolitane ed europea.
Questa nuova configurazione del sistema parlamentare avrà un impatto negativo sulla democrazia nel nostro Paese?
Non so rispondere a questa domanda e non so come facciano alcuni (anche su questo blog) a ipotizzare che questa riforma sarà la tomba della democrazia e la fine della libertà.
Mi sembra un po’ esagerato; sentirlo dire da chi l’ha già votata in prima lettura, mi fa veramente ridere; tenendo conto poi del fatto che quasi l’80% delle leggi sono approvazioni di regolamenti dell’Unione Europea…
A me non fa schifo che l’iter legislativo sia più snello e veloce; ne guadagna anche la democrazia e la libertà (ma ci ricordiamo degli ostruzionismi parlamentari, degli sgambetti, delle trappole, …?); come non mi fa schifo che si produca un risparmio in termini di stipendi e di indennità.
Certo “che si potevano almeno salvare le funzioni del Senato su temi eticamente sensibili e sui casi di guerra”, ma su questi temi io penso che non sia sufficiente la doppia lettura per evitare “derive” in un senso o nell’altro.
Certe leggi verrebbero votate comunque, e non c’entra il “combinato disposto con la legge elettorale” che è stata emanata per garantire la governabilità del Paese.
Faccio un esempio: sui temi eticamente sensibili come le unioni civili, c’è già adesso un certo tipo di orientamento ed una certa maggioranza al Senato (sempre che tutto il PD voti compatto) per far votare leggi che introducono modelli antropologici e visioni morali che non mi appartengono.
Per questo condivido questa riforma, perché ha molti aspetti positivi e le conseguenze negative che da tante parti le vengono attribuite dipendono da uno strabismo strumentale a fini elettoralistici che adesso non serve a nessuno.
Nel mondo ci sono diversissime forme di democrazia, ognuna con i suoi pregi e i suoi difetti.
Sarebbe meglio che i cattolici italiani, molti dei quali sono stati complici degli arbitri dello Stato o, quantomeno, indifferenti, se desiderano ancora far sentire la loro voce si attrezzino perché, purtroppo, viviamo in una … tirannia.

Pesce (ner)Azzurro