Il pittore di Canterbury di C.L.Grace

Paul Harding, esperto di storia medievale e preside di una scuola londinese, utilizzando uno dei suoi tanti pseudonimi ci catapulta nella città di Canterbury nella seconda metà del XV secolo. In un gelido dicembre nella cittadina, isolata dal resto dell’Inghilterra da montagne di neve e ghiaccio, avvengono due delitti. Vengono chiamati a indagare il commissario del Re, l’irlandese Murtagh, e il medico municipale Kathryn Swinbrooke. Dopo aver velocemente risolto il primo caso gli investigatori passano ad esaminare il classico mistero della camera chiusa. Sir Erpingham, esattore delle tasse, viene trovato morto in una locanda, forse per avvelenamento, e dai suoi forzieri mancano centinaia di sterline. Tra apparizioni spettrali, ossa centenarie tornate alla luce e oscure maledizioni la farmacista, come una moderna eroina, adottando il metodo  scientifico, riesce a dipanare la matassa e a scoprire i colpevoli. I libri di Harding risultano sempre godibili e, come in una macchina del tempo, ci permettono di attuare un rapido e interessante tour  nel mondo medioevale inglese, apprezzandone peculiarità e misteri.

Pesce Palla