SE STA MAI COI MAN IN MAN

Fine di questo marzo 2020… In rete gira il video degli Alpini che cantano mentre costruiscono il nuovo ospedale alla Fiera di Bergamo. Gira il “ghe sem” per l’inaugurazione del nuovo ospedale alla Fiera di Milano, “tirato in piedi” da operatori e volontari (capitanati dal mitico dottor Bertolaso) che han lavorato giorno e notte, sabato e domenica, e girano le foto del nuovo reparto dell’ospedale San Raffaele, “donato” dalla gente.
Non so perché (saran forse gli Alpini, sarà la voglia di ricominciare…), mi torna in mente quel che diceva il grande scrittore brianzolo Eugenio Corti: nel dopoguerra è stato proposto il modello del Partigiano, il “tipo umano” del ribelle e non quello dell’Alpino, il “tipo umano” del costruttore… che ora, nella tragedia, vien fuori: il popolo costruisce. Penso, così, che dobbiamo chiedere a chi ci governa di essere all’altezza di questo popolo: deve mettere in cantiere il riprendere a “fare”, a lavorare, c’e’ urgenza di avviare il ri-costruire, bisogna che ri-iniziamo, che si pensino e attuino, senza troppi statalismi e burocrazie, forme e modi per ri-cominciare. Con tutte le cautele e attenzioni dovute, certo, e perciò mappando i contagi e gli immuni, assicurando standard di sicurezza nelle aziende, facendo quanto necessario per tutelare la salute e bloccare il virus, ma senza dimenticare che, di pari passo, va tutelato il lavoro. Come diceva qualche giorno fa il sindaco di un martoriato paese della Val Seriana: “per i soldi, per mangiare, certo, ma anche perché il lavoro dice la nostra dignità”.

La piccola pescetta (pesitt) lombarda