
Il 3 e il 4 ottobre si vota in più di 1000 comuni italiani.
Come ci ripetono da tutte le parti, il vero rischio delle elezioni degli ultimi anni è l’astensionismo. Non si va a votare perché neanche ci si pensa, perché c’è meglio da fare, perché tanto non cambia nulla, perché non si appartiene a nulla.
E invece un voto fa la differenza. Fa la differenza per i candidati e per le nostre città, ma fa la differenza soprattutto per chi quel voto lo dà.
“Libertà è partecipazione” è il testo di Giorgio Gaber ripreso come slogan da un’amica che si candida al consiglio comunale di Torino (per chi avesse voglia di approfondire www.giuliadematteo.it).
Partecipando si è più liberi; alzando la mano, dando un giudizio, facendo una scelta si è più se stessi.
Perciò il 3 e il 4 ottobre andiamo tutti a votare!
Sirenetta