Andrà tutto bene?

Mi mandano tante foto di arcobaleni con scritto “andrà tutto bene”.
Un amico ha tappezzato la casa con post-it “andrà tutto bene”.
Fa tenerezza. Ma NON andrà tutto bene. Non come lo si può dire ad un bambino spaventato da un temporale, che si rannicchia vicino al letto coprendosi occhi e orecchie.
Certo, anch’io mi sento come un bimbo davanti a qualcosa di troppo grande e misterioso, di fronte ad una quotidianità che mi è tolta (non era “mia” neanche prima, ma l’organizzazione dell’agenda aiutava a farmelo credere).
Delle persone muoiono e moriranno, altre fanno fatica a respirare, si prepara una drammatica crisi economica, le famiglie sono affaticate, molti anziani vivono isolati… e persino Cristiano Ronaldo è in quarantena! Non basterà un arcobaleno dopo la tempesta a sistemare le cose.
Servono adulti, servono decisioni e responsabilità, serve poter guardare in faccia questo male, serve la luce adesso, non in un futuro imprecisato, serve un significato DENTRO DENTRO DENTRO tutto questo.

Miracolo dei miracoli, bambina, mistero dei misteri.
Perché Gesù Cristo è divenuto nostro fratello carnale
Perché ha pronunciato temporalmente e carnalmente le parole eterne,
In monte, sulla montagna
(...)
È a noi che appartiene, è da noi che dipende assicurare alle parole
Una perpetuità eterna, una perpetuità carnale,
Una perpetuità nutrita di carne, di grasso e di sangue.
Noi che non siamo nulla, che non duriamo,
Che non duriamo si può dire nulla
(Sulla terra)
È insensato, siamo ancora noi che siamo incaricati di conservare e di nutrire eterne
Sulla terra
Le parole dette, la parola di Dio”
(Charles Péguy)

Sirenetta