CANTO PER IL MIO POPOLO

Samba della mia speranza, che nasce come un desiderio…

Una canzone, “Zamba de la esperanza”, che fu proibita dalla dittatura militare argentina (degli anni ’70/’80) per il solo fatto che comparisse nel testo la parola “speranza”.

In un festival del 1978, il pubblico invocò ad alta voce la sua esecuzione da parte di un famoso cantante dell’epoca, Jorge Cafrune, benché non fosse nella lista delle canzoni “autorizzate” dai militari.

Si mi pueblo me la pide, la voy a cantar!

Un’affermazione di libertà e appartenenza incompatibile con la dittatura, con qualsiasi dittatura, che decretò la sua morte (avvenuta poco dopo in un poco chiaro incidente).

“Come la madre con il bambino. Uno appartiene e sorge il canto”, commentava un giorno Luigi Giussani, grande amante dei canti popolari.

“Popolare” in un senso affatto generico (populismo): qualcosa che ha a che fare con la tradizione, con la persona e con il riconoscersi insieme adesso.

Sirenetta