El Rossinyol

El Rossinyol è una splendida canzone catalana cantata da Joan Baez con la sua voce profonda e malinconica.
Malinconico è anche il canto: è la storia di una donna che parla a un usignolo dicendogli di attraversare le montagne e di andare a salutare sua madre. Sua madre, e non suo padre, perché il padre l’ha maritata con un uomo che la tratta male e le fa fare la guardiana delle pecore. Facendo la guardiana ha perso anche una pecora e chiede a un pastore di andarla a recuperare in cambio di un bacio e di un abbraccio.
Siamo così fatti per la felicità assoluta, che il non poterla realizzare è l’unico vero motivo di pianto e l’origine segreta di ogni azione umana, buona o cattiva. Ma anche il pianto è una domanda infinita che qualcuno venga a salvarci, magari volando come El Rossinyol.

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Rossinyol, que vas a França, rossinyol,
encomana’m a la mare, rossinyol,
d’un bell boscatge, rossinyol, d’un vol.

Encomane’m a la mare, rossinyol,
i a mon pare no pas gaire, rossinyol,
d’un bell boscatge, rossinyol, d’un vol.

Perquè m’ha mal maridada, rossinyol,
a un pastor me n’ha dada, rossinyol,
d’un bell boscatge, rossinyol, d’un vol.

Que em fa guardar la ramada, rossinyol,
he perduda l’esquellada, rossinyol,
d’un bell boscatge, rossinyol, d’un vol.

Jo t’he de donar per paga, rossinyol,
un pet’o i una abraçada, rossinyol,
d’un bell boscatge, rossinyol, d’un vol.

Rossinyol, que vas a França, rossinyol,
encomana’m a la mare, rossinyol,
d’un bell boscatge, rossinyol, d’un vol.

La Spigola