In cielo in barca a vela (la speranza a 13 anni)

Foto di Sharon Wahrmund: https://www.pexels.com/

Seconda media, un ragazzo di 13 anni deve scrivere un breve “testo creativo”.

Ve lo propongo.

 

“Nel 1 settembre 1920 nacque un bambino di nome Amir. Amir era nato in Israele da una famiglia molto povera.

Da quando aveva cinque anni aveva mostrato molta passione per le barche a vela.

La sua passione era così grande che a ogni compleanno chiedeva una barca a vela telecomandata, ma visto che i genitori erano molto poveri non gliel’hanno regalata mai. Inoltre ogni volta che Amir parlava o chiedeva una barca a vela i genitori lo sgridavano o addirittura lo picchiavano perchè dicevano che la sua richiesta era una mancanza di rispetto verso di loro che lavoravano tutto il giorno per portare i soldi a casa.

Più Amir cresceva più il desiderio di avere una barca a vela tutta per lui era forte.

Quando aveva diciotto anni andò dai suoi genitori a chiedere di comprare una barca a vela, ma appena finì la frase il padre gli si gettò addosso e lo picchiò fortissimo, così forte che gli ruppe una costola. Amir quando il padre smise di picchiarlo prese tutta la sua roba e scappò di casa.

Decise che sarebbe andato a lavorare per guadagnare abbastanza per comprarsi una barca e dopo averla comprata avrebbe vissuto lì e avrebbe girato per il mondo.

Amir non sapeva però che da lì a poco ci sarebbe stato un evento che avrebbe cambiato la storia per sempre. Infatti un anno dopo cioè il 1 settembre 1939 scoppiò la seconda guerra mondiale.

Amir si dovette nascondere perché lui era ebreo. Si nascose nella soffitta di una casa abbandonata dove visse per un’anno. Un giorno però nella casa arrivò una granata e Amir dovette scappare uscendo allo scoperto e una volta fuori i soldati Nazisti lo videro e gli spararono. Il colpo fu fatale ma prima di morire Amir ripensò a tutta la sua vita e pensò: ‘Almeno in cielo potrò avere una barca a vela tutta mia e andarci con i miei genitori.’ e morì.”

 

Sirenetta