La foca monaca e la straniera

Cari amici della Spigola,
sul noto periodico dell’oceano “La cresta dell’onda”, è apparsa la notizia di un’agenzia del fiume “ANSA” (che poi è stata ripresa da tutti i giornali scandalistici “Onda 2000”, “Lisca news”, “L’eco del tritone”) circa una foca monaca che durante un viaggio nei mari nativi è rimasta incinta. Non mi soffermo sulla notizia perché il resto lo potete leggere su qualsiasi giornale, vi propongo queste mie considerazioni sul caso.
Come mai la stampa dà così risalto ad una notizia simile?
Noto una certa sottolineatura riguardo voti di povertà, castità e obbedienza che la suora ha preso un anno e mezzo fa circa.
Poi c’è stata un’attenzione particolare sulla reazione delle consorelle: delusione e amarezza.
Infine il solito giudizio finale sulla chiesa oscurantista: basta al celibato dei preti, nessuno di questi può parlare perché sono i peggiori, complimenti alla “misericordia” delle consorelle, eccetera eccetera.
Poi ci sono quelli a favore della suora, quelli contrari bah, che miseria.
Dico:

  • meno male che la Chiesa è fatta di uomini e di donne in carne ed ossa, vuol dire che c’è spazio per tutti!
  • moralità e moralismo sono due cose molto diverse: la prima si basa su una tensione continua alla verità che mi fa sentire sempre inadeguato e peccatore, il secondo si basa sulla mia capacità di generare la verità che mi fa sentire sempre perfetto (i peccatori sono gli altri, chiaramente);
  • delusione e amarezza: quando un marito o una moglie tradiscono, non mi sembra che il relativo consorte accetti la notizia facendo i salti di gioia!

Mi torna in mente un brano da “I cori da la Rocca” di T.S. Eliot in cui parla della “Straniera”. La Straniera è la Chiesa, straniera sulla terra perché usa criteri totalmente diversi da quelli umani. Dice Eliot:

“Perché gli uomini dovrebbero amare la Chiesa? Perché dovrebbero amare le sue leggi? / Essa ricorda loro la Vita e la Morte, e tutto ciò che vorrebbero scordare./ È gentile dove sarebbero duri, e dura dove essi vorrebbero essere teneri./ Ricorda loro il Male e il Peccato, e altri fatti spiacevoli./ Essi cercano sempre d’evadere/ dal buio esterno e interiore/ sognando sistemi talmente perfetti che più nessuno avrebbe bisogno d’essere buono”

Oggi mi sento buono, se vi appesantisce leggere, vi propongo questo breve link, sono solo 3 minuti e 21 secondi, in cui don Giussani ci dice in maniera un po’ più distesa l’origine di questa confusione e l’estrema responsabilità di ciascuno:

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Ciao!

Tonno subito