Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte

La trama è semplice: Christopher – quindicenne che, a causa della morte della mamma, vive da solo con il padre – scopre che Wellington, il cane della vicina, è stato trafitto con un forcone e decide di scoprire chi lo ha ucciso. A complicare la vicenda, però, c’è il fatto che Christopher è affetto da una grave forma di autismo (forse Asperger), per cui non sopporta di essere toccato, odia il giallo e il marrone, non capisce le relazioni tra le persone e vive un quasi totale isolamento dalle emozioni. Ma Christopher è stato anche abituato ad utilizzare delle procedure mentali particolari che, nella vita di tutti i giorni, gli consentono di interpretare come indizi tutte le sollecitazioni cui è sottoposto, a semplificare le metafore e le approssimazioni che noi adulti amiamo utilizzare, a comprendere in qualche modo la realtà. Per questo ha una grande capacità investigativa che, unita ad una spiccata genialità matematica (il libro è pieno di grafici, diagrammi e quesiti) lo porterà alla soluzione del caso. Quindi Christopher ce la farà a scoprire chi ha ucciso Wellington e perché (e sarà una sorpresa per tutti) ma la sorpresa più grande…

Giallo interessante adatto alla lettura di adulti e ragazzini, aiuta un po’ a capire alcuni aspetti di questa misteriosa patologia della quale proprio qualche giorno fa è stata celebrata la decima giornata della consapevolezza.

(Mark Haddon “Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte” – Einaudi Editore)

 Alice