Oggi… come ti senti?

Oggi... come ti senti?
Foto di Maicon Fonseca Zanco da Pixabay

Il termine “genere” oggi viene usato per indicare tante cose: il ruolo delle donne in società, il sesso biologico, la cosiddetta identità di genere, ossia la percezione che il soggetto ha di sé come appartenente al mondo maschile, al mondo femminile oppure ad uno degli infiniti mondi sessuali pensati dalle associazioni Lgbtq+ e oltre. Poche volte, per “genere” si intende anche l’orientamento sessuale.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) annuncia una revisione dei generi, “alla luce delle nuove evidenze scientifiche e dei progressi concettuali su genere, salute e sviluppo”. Pare che in medicina ora possono entrare anche le evoluzioni (o involuzioni) culturali e non solo i dati scientifici. Dunque, spazio all’ideologia, alle pressioni delle lobby arcobaleno, al politicamente corretto, al percepito diffuso (magistralmente orientato) che magari contraddice le prove scientifiche.

Di che genere sei? Ad una tale domanda uno, preso alla sprovvista, potrebbe rispondere: io sono del genere tollerante, nervoso, loquace, impulsivo, o un’altra caratterizzazione psicologica. Ma la domanda ‘vera’ è: Quale è il tuo orientamento sessuale oggi? E domani, dopodomani…? “Il sesso non è limitato al maschile e al femminile”. Parola di OMS (che sembra un tormentone del Mago Otelma).

Il binarismo sessuale, ossia dividere l’umanità in maschi e femmine, è un modo di vedere la realtà superato, un vecchio arnese, roba d’altri tempi, quelli bui; viva la pluralità o meglio la fluidità. Chi più ne ha più ne metta! O, anche, che differenza c’è? L’uno vale l’altro (come una pubblicità di detersivi). Di tutto di più; o anche tutto e niente, comunque qualcosa, forse l’asessuato, che è quanto rimane della mietitura e del raccolto. Insomma un pò di confusione sotto il cielo, o tabula rasa che è lo stato della soluzione o dell’annullamento delle questioni e degli interrogativi. 

Dunque, ed è questo l’aspetto più drammatico di questa vicenda, l’indifferentismo sessuale o, meglio, la teoria del gender riceverà qualificazione (pseudo)scientifica nientemeno che dall’OMS, un ramo dell’ONU di cui si predica da più parti la debolezza, l’inconsistenza, l’inutilità su questioni internazionali come guerre, fame, clima ed altro, mentre se ne apprezza e riconosce l’autorità granitica, quasi sacra, su quell’aspetto lì. Vai a capire come vanno le cose del mondo!!!

Moscardino