POLVERE…

Io, che sono andato sulla Luna e che ho indagato i segreti dello spazio infinito.
Io, che so estrarre l’energia dalle rocce, dal sole, dal vento.
Io, che posso coltivare i pomodori in Alaska e faccio scendere la neve a Dubai.
Io, homo sapiens sapiens sapiens… Io, uomo e donna del ventunesimo secolo, che posso decidere di non essere più uomo né donna.

Tu, proprio tu, cosa ci fai in una chiesa affollata del centro città?
Non vedi che fuori c’è il sole e che nelle vetrine trovi ancora dei saldi?
Qui dentro è pieno di gente, che si mette in coda. Perché ti fai cospargere il capo di cenere?
E come si permette quel tizio vestito di viola… “Convertiti e credi al Vangelo”!
Cosa c’entra con la vita tua, con la vita di sempre, con la pelliccia in terza fila, i capelli biondi là in fondo, con l’aria affascinante di quel signore che secondo me è un avvocato?

Che abisso è il tuo cuore, uomo. Ricordati che sei polvere… E’ la disperazione. Oppure l’inizio di una domanda lunga quaranta giorni.

Sirenetta