Seconda puntata. Amore e contraccezione

Si è scritto del problema dell’assicurazione obbligatoria che infiamma gli Stati Uniti. E si è detto che parte della fiamma dipende dall’avere inserito all’interno di questa assicurazione anche la contraccezione. Dicevamo che, al di là di quanto Obama faccia o dica, nascono tante domande. Sarebbe assurdo farsi delle domande per le domande. Si cerca per trovare e non per cercare, altrimenti non si cerca davvero.
A Washington DC, Università cattolica, Margaret McCarthy, una simpatica studiosa di 50 anni e 5 figli ha spiegato per 40 minuti perché la contraccezione è contro l’amore. Non l’amore divino ma l’amore umano, quello di tutti. Ha spiegato con dovizia di particolari che gli esseri umani sono fisiologicamente fatti per l’affermazione dell’altro e quindi, alla fine, dell’Altro supremo, di Dio. Uno degli esempi più banali: gli occhi nell’essere umano si muovono indipendentemente dalla bocca e dalla ricerca del cibo; sono fatti per guardarsi e non per mirare la preda. Poi molte altre osservazioni tra cui alcune sui baci, gli organi genitali, l’atto sessuale in sé, la verginità, i figli. Al proposito: la riproduzione nell’uomo introduce a una lunga educazione dei bambini, i più lenti fra gli esseri viventi a rendersi indipendenti dai genitori, obbligandoli così a essere uniti e aperti ad altro per molto tempo.
Quando un giornalista le chiede come si fa allora con la sovrappopolazione mondiale, la signora risponde che in effetti sia lei sia la Chiesa Cattolica a cui appartiene considerano molto importante il matrimonio ma ancora più importante la verginità, anche nel matrimonio. Alla fine mi dice che tutte queste cose le aveva dette Giovanni Paolo II nella sua teologia del corpo.
100 studenti ascoltavano senza fiatare, ovviamente interessati. Una mia amica dice che io ascoltavo solo perché la signora era bella altrimenti me ne sarei andato. Vero. Ma questo dice molto: una bella donna, ben preparata, parla di sesso con molta apertura e simpatia facendo capire a tutti che la contraccezione non è contraria alle regole della Chiesa ma all’amore umano, che in tutti i suoi gradi dimostra di essere affermazione dell’altro, apertura, tensione all’affermazione assoluta.
A me piace il cattolicesimo quando è più avanti, più intelligente e libero degli altri, più immerso nel mondo di tutti. Come in questo caso: è per amare liberamente, per la difesa dell’amore corporale (e quindi spirituale) che la contraccezione non dev’essere inserita nell’assicurazione obbligatoria. Si dirà che è impossibile in questo mondo. La Chiesa però non chiede a nessuno di essere coerente ma a tutti di riconoscere il vero, anche quando si sbaglia. Sempre meglio che giustificare lo sbaglio dicendo che è anche la verità. E imporla per legge.
Alla fine della lezione i miei amici democrats sembravano un po’ retrogradi e moralisti.

Torpedine