SPACCAPIETRE

Nel cantiere di una casa in costruzione degli operai spaccano pietre di Luserna per rivestire i muri esterni.
Usano la tecnica antica delle pietre “a secco”, incastrate, senza stucco o collante. Perciò le scelgono con cura, levigano gli angoli, le accoppiano; e pian piano viene su il muro.
Sono bellissimi da guardare.
Non so se sanno che in quella casa ci abiterà una famiglia con dei bambini e che quella bellezza sudata e lavorata li aiuterà a crescere, resterà loro negli occhi, farà parte delle loro giornate.
Il lavoro fatto sul serio ha sempre dei frutti più grandi di quelli che si possono immediatamente immaginare.
Come diceva Péguy: “ La gamba di una sedia doveva essere ben fatta.
Era naturale, era inteso. Era un primato.
Non occorreva che fosse ben fatta per il salario, o in
modo proporzionale al salario.
Non doveva essere ben fatta per il padrone,
né per gli intenditori, né per i clienti del padrone.
Doveva essere ben fatta di per sé, in sé, nella sua stessa natura.(…)
E ogni parte della sedia che non si vedeva era lavorata con
la medesima perfezione delle parti che si vedevano.
Secondo lo stesso principio delle cattedrali.”

Sirenetta